Thursday, September 6, 2012

Lang doc e lang doil



Dirò un banalità, ma l'aspetto peggiore del trovarsi in un luogo di cui non conosci la lingua é che non capisci una mazza.
Il Francese, che da lontano sembra così facile a chi ha un buon background di dialetto milanese, da vicino é invece un bel casino.
L'inglese poi fuori dall'ambiente lavorativo serve solo ad ordinare un hamburger e a volte neanche.
Qualcuno potrà obiettare che esistono i vocabolari, ma quelli sono per turisti ed io sono in qualche modo un neo cittadino e non voglio essere preso per un turista fai da te.
Purtroppo l'intoppo linguistico si presenta sempre quando meno te lo aspetti.
Ieri per esempio volevo andare in piscina, sport solitario che non implica contatto linguistico con nessuno. Parigi ha molte piscine generalmente in ottime condizioni e a prezzi davvero bassi. Unico preblema hanno degli orari piuttosto frammentati, per cui la piscina vicina all'OST (dove lavoro) chiude alla 18, mentre quella sotto la torre Eiffel alle 22. 
Siccome sono solo 2,2 Km decido di farla a piedi cosi' mi fa anche da preriscaldamento...
Arrivato entro diretto ma mi ferma il custode dicendo ' ... piscine ... ferme ... mimimmi'
Che la piscina sia chiusa mi pare evidente ma non capisco cosa c'entrino i marziani di Guzzanti con la chiusura della piscina.
'escuse muà?' chiedo garbatamente.
 ' ... piscine ... ferme ... sciampignon'
Mi sembra ancora più gotica. Immagino una vasca piena di chiodini sottolio. Comunque non mi sfugge il concetto che oggi non si nuota, invasioni di marziani o di vasetti di condimenti il motivo é secondario.
Uscendo vedo un cartello immenso che prima, non so come mi era sfuggito che dice '... piscine ... fermeè ... MYCOPLASME' (altro che mimimmi).
Porca eva c'erano si gli champignon ma ai piedi... c'era un invasione di MICOSI.
Essendo stato frustrato nelle mie aspirazioni sportive ho deciso quindi per una cena salutista da un kebabbaro di Rue Tolbiac.
In fondo mangiavo kebab tutti i mercoledì dopo la sala prove, sono quindi avvantaggiato.
GL:'On kebab' (si vu ple mi viene in mente due ore dopo)
K:'... qualcosa... isì o purter?'
GL:'Isì' (facile)
K:'...qualchecosa... sous...'
Diavolo mi sta chiedendo qualcosa sulle salse... di solito in Piazza Cuoco mi chiedono se voglio tutte le salse. Siamo positivi, risponderò di sí così non sbaglio.
GL:'Uì'
K :'...qualchecosa... sous...'
Cheppalle neanche il francese capisce sto qui oppure è sordo. Riproviamo a volume più alto.
GL:'UI'
K:'Maionnes?'
Orcacciaeva che figura orribile!!! Io vorrei il ketchup ma posso solo a dire ancora 'ui'.
Prendo vassoio, lattina, vado al tavolo ma non ho il bicchiere di plastica.
'On ver'
Il tipo mi guarda strano ma sicuro gli ripeto 'on ver'
Allora va in cucina e bofonchiando mi porta un bichiere di vetro. Ver, vetr... azz anche in milanese... ma cosa dovevo chiedere... on ver plastic come la discoteca? Mah...
Non c'è il tovagliolo.
Carta è papier ma tovagliolo... vabbè mi pulirò a casa.
Finisco il kebab svuoto il vassoio ma mi rimane in mano la lattina di alluminio. Guardo la lattina. 'Raccolt diferensiè? Recicleè? Pattumier spesial?'
Macheccavolo.
Butto la lattina insieme al resto e... bonnuit!!!
Bonnuit anche a voi.

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