Friday, December 21, 2012

La vuatur 2/2: la rut (AKA scier sgie t'em)

Riassunto della puntata precedente: 7 dicembre 2012, 3 individui vogliono andare in Normandia. Non sanno bene dov'è, né perché. Ma almeno sanno come: in auto. A noleggio.
Nel frattempo i maya tramano nell'ombra...


LA RUT


Una delle definizioni più azzeccate di intelligenza è: la capacità di non ripetere lo stesso errore ma di farne sempre di nuovi. O forse è la capacità di non annoiarsi? Boh..

In ogni caso, una volta appurato con non pochi sforzi che la vuatur sarà a nostra disposizione ora bisogna capire cosa ce ne facciamo.
Il problema principale è sempre stato dividersi i ruoli in quanto di solito nelle coppie più famigerate c'è un primario ed una spalla. Ma noi, almeno quando guidiamo, vorremmo essere entrambi al volante. Ma non si può immaginare fare chessòio il rally di cesenatico sulla stessa vettura Schumacher e Alonso... (dite ho sparato troppo in alto? meglio Cochi e Renato?)

Dicevamo dell'intelligenza. Visto che in passato il punto dolente diventava poi che la rotta che uno/a decideva all'altro/a non andava poi bene allora abbiamo deciso che il processo decisionale dovesse avvenire a menti congiunte. Basta assolutismi affatto illuminati e recriminazioni posticce!  Proviamo un po' sta novità, come si chiamava... ah si la DEMOCRAZIA!!!

Per cui ci mettiamo li una sera e, con in mano una mail di un amico francese che ci indica i punti irrinunciabili di una gita di 2,5 giorni in Normandia. Li inseriamo in googlemaps. Produco un percorso e produco il PDF cogliendo l'occasione di utilizzare la simpatica feature che ad ogni incrocio aggiunge la foto al fine di aiutarci nella comprensione della rotta.
Il mattino successivo stampo fiero il  PDF e torno a casa la sera. E' TUTTO RISOLTO. TUTTO A POSTO

In una realtà alternativa, in un lontano futuro, dove ogni riferimento a fatti e persone realmente esistiti è puramente casuale, invece la storia avrebbe potuto continuare così:

LUI: Eccomi, allora ho stampato la cartina, così domani quando partiamo abbiamo tutto. Ho anche scaricato  la puntata nuova di Big Bang Theory e ce la possiamo guardare...
LEI: Uh vediamo, vediamo... ma non va bene! Ti ho detto che era meglio non fare l'autostrada che passa ad est perchè c'è un parco meraviglioso a nord e così almeno ci passiamo in mezzo...
LUI: [pensato: oppporcacciaeva i miei 34 fogli di mappa personalizzata con le googlefoto noooooo!!!]
Va bene cara, ricalcoliamo in un attimo, non c'è problema...
LEI: ecco allora si, attraversiamo la Senna, poi prendiamo gli sciamp elisè, e poi sta strada qui, ottimo...
LUI: va bene allora mi salvo questa rotta... [pensato:dai che me la son cavata con molto poco adesso si guarda BBT]
LEI: però...domani è previsto brutto tempo... col brutto tempo di fare la panoramica non ci interessa allora... e anzi potremmo perdere un sacco di tempo facendo la statale invece che l'autostrada...
LUI:   va bene cara, facciamo l'autostrada [pensato:dai che me la son cavata con poco adesso si guarda BBT]
LEI: (voltandosi ed alzando gli occhi dalla mappa) Eh no eh? Sono stufa di dover decidere sempre tutto io. Prendi anche tu qualche decisione ogni tanto, insomma!!!!
A questo punto lui sente la voce dei suoi nonni e dei nonni dei suoi nonni che tutti insieme gli urlano: non cedere, non dire nulla. Non cedere alla provocazione! 
C'è anche in fondo a destra la voce gutturale di zio tibia che incita all'uso della clava in testa...
Ma lui ha ahimè l'unico neurone impiegato in un loop dal titolo: voglio vedere BBT e quindi apre la bocca, si volta, la guarda negli occhi ed emette dei suoni più o meno così:
LUI: Io farei l'autostrada, perché se c'è brutto tempo non vediamo il panorama. E poi (aggiunge sagace) potremmo trovare traffico.

A questo punto, con la soddisfazione di chi ha vinto una partita di squash con una serie di ace, lui allunga la mano verso il portatile con l'intento di aprire BBT ma sente alle spalle una voce...

LEI: però...

Ed in quel però lui capisce di aver sbagliato la risposta e vede il portatile allontanarsi mentre lui viene risucchiato nella rete topografica da cui credeva di essersi abilmente liberato...

LEI: però... potremmo invece fare la strada panoramica, perché magari poi il tempo non sarà così brutto...

Liberatosi il neurone dall'illusione di poter vedere BBT in tempi brevi lui riesce allora a fare un rapido calcolo dettato più dall'istinto di sopravvivenza che da altro...
Le opzioni sono due: o insisto sull'autostrada o cedo sulla panoramica.
L'opzione A implica che io voglia dimostrare chi porta in casa i pantaloni.
Ma io voglio invece vedere BBT.
Quindi risposta B.

LUI: Ho deciso! Bisogna essere ottimisti! Andiamo sulla panoramica.
LEI: Bravo, si, ottima idea... dai vediamo Big Bang Theory adesso...

LUI: [pensato: risposta giustaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa]
LEI: [pensato: ma quanto ci ha messo a dare la risposta giusta? Manco con la maieutica...]

PS se volete sapere come andò la vacanza guardate qualche foto della strada panoramica sul blog di Rita a qs link

Tuesday, December 11, 2012

La vuatur 1/2: la locasion

Non contento delle mie precedenti performans automobilistiche durante le quali ho fatto conseguire non pochi danni alla vettura del coraggioso Valerio Sterzi, per il weekend venturo, che faremo in Normandia, ho deciso di avventurarmi con un auto a noleggio, al fine di assestare un colpo definitivo al già provato parco auto d'oltralpe.

Sarà un weekend lungo perchè grazie alle strane alchimie del contratto italiano in terra francese, potro' giovarmi della festa del santo patrono di Milano (Sant Ambros sia in milanese che in francese... e qui siamo alle soglie della sincronicità Junghiana...)

Detto questo ho quindi deciso di avvalermi di un fantastico coupon accattato on line il quale scopro mi consentirà si di risparmiare 70 euro, ma solo pagando il prodotto 54 euro in più di quanto sborsano quelli che non hanno il fantastico coupon.
Nevermind! sono sempre 16 euro netti, mica bruscolini, di risparmio, echeccavolo!

Pero' sebbene il mio francese stia, soprattutto per osmosi passiva, migliorando, la listening comprehension con l'operatore telefonico della Europcar mi lascia più di un dubbio se noi si abbia effettivamente una C3 da ritirare la mattina del 7 dicembre alla stazione di Montparnasse o meno.

Diventa quindi indispensabile un mandato esplorativo al fine di consolidare l'intesa con l'amico noleggiatore.
Nulla di più facile, si va alla stazione di Montparnasse, si trova l'Europcar, si entra e si mostra il coupon stampato biascicando qualcosa tipo 'nolesgiee vuatur', e l'amico noleggiatore con un sorrisone ed una strizzata d'occhio mi conferma che tutto va trebbien.

Ma io ignoravo, pur abitandoci a fianco (il vicino è sempre l'ultimo a saperlo) è che la stazioncina di Monte Parnaso è in realtà un leviatano composto dal oltre 28 binari, 85 biglietterie, 4 livelli, divisi su 3 sottostazioni.


Montparnasse nel 1895
L'entità dell'impresa mi diventa quindi più chiara man mano che mi approssimo allo snodo ferroviario.
Ma ancora incoscente penso che mi basterà entrare e infilarmi ai livelli inferiori: li' dove pulsa il ventre caldo della città ferroviaria si trova senz'altro cio' che io anelo.

Sono le 18:10. Tutto il pendolarismo parigino sulla direttrice atlantica si trova adesso qui, vomitato dalle 2 metropolitane e dai 7 bus che brulicano nei dintorni.

Per fortuna non tutti devono noleggiare una macchina, mi dico cercando facili consolazioni.

Ovviamente in questo girone dei ferrovieri l"amico Europcar non da segno alcuno di palesarsi.

Inizio a temere di dover chiedere informazioni a qualcuno.
Confesso che se fino a qualche settimana fa il terrore era principalmente dovuto al non sapere cosa dire, adesso che, nonostante le mie resistenze, il francese sta entrando un pochino in me (pregasi evitare battute omofobe su questa mia uscita infelice) è dovuto al fatto che so cosa dire, ma non so se mi capiranno.

Cioè adesso si suppone che io inizi a tempinare i passanti chiedendo loro "dov'è" Europcar...
Ossia dovrei fermare uno sconosciuto e apostrofarlo con una una frase che inizia con UE'...

E poi questo UE' come si suppone dovrei pronunciarlo esattamente? Da neonato? Da cumenda milanese? Alla napoletana, magari facendo la mossa?

Cerco di guardarmi attorno per trovare qualcuno a cui possa porre la domanda.
Escludo di fermare uno dei pendolari con il mio UE'. Rivolgo lo sguardo ai negozianti.
Chi puo' avere una faccia che mi ispiri?
Senz'altro non il nero che ha il chiosco di caramelle... mi verrebbe in mente la versione multietnica di Guido Nicheli che fa 'UE' ti terun...'

Non aiuta neanche il fatto che ci sia un negozio di intimo dove la proprietaria ha almeno la 5a. Qui entrare facendo un verso simile ad un vagito potrebbe avere conseguenze penali.

Ripiego sull'edicolante che è una specie di Asterix con i capelli grigi.
Entro e tutto d'un fiato gli dico "Escusemua connevù Europcar?" (all'ultimo al solito il coraggio mi defice...)
La risposta è ovviamente un sussurrato "sgiensepà"

Esco dall'edicola. Mi guardo intorno. Io sono uno, loro sono migliaia. Solo ora capisco il pessimismo cosmico leopardiano nel più profondo della sua essenza.
E allora faccio l'unica cosa che è da fare. Quello che ogni uomo, in almeno un momento buio della sua vita, ha sentito che ha dovuto fare, nonostante tutto.
Mi fermo.
Metto una mano in tasca.
Prendo il telefono e chiamo Rita "Mi cerchi su internet l'indirizzo di Europcar che mi sono perso?"
[continua e finisce nella prossima puntata]