Tuesday, October 30, 2012

You can drive my car...

Cosa c'è di meglio di un weekend fuori porta?
Anche a Parigi poche cose...
Così, attaccando un paio di giorni ad un invito a Bordeaux di Francesco Lissoni per tenere un seminario che convincesse gli infedeli e giacobini bordolesi a convertirsi ai dati di brevetto di patstat, abbiamo colto l'attimo per visitare la simpatica cittadina famosa per il pantone n° 221 e per aver dato agli alcolisti di mezzo mondo momenti indimenticabili.


Dato che già il TGV costava uno scionfo e mezzo abbiamo colto l'occasione di usucapire la favolosa Nissan Micra di Valerio Sterzi, giusto appena fresca di processo di reimmatricolazione in Francia che, con un sacco di gentilezza e spensieratezza, si è offerto di prestarci abboccando ad una email in cui gli chiedevo dove si potesse noleggiare a basso costo un'auto in quel di Bordeaux...

Prese chiavi e libretto del gioiellino nipponico eccoci pronti a mostrare il mestiere a questo popolo che, dopo Prost e Pironì, non ha più espresso nulla di interessante alla guida di un motore a scoppio.

Come qualcuno può aspettarsi, non c'è niente di peggio che fare qualcosa su cui si ha una lunga pratica, in un'altro contesto con regole non abbastanza diverse da allarmarti ma sufficientemente diverse da farti fare un mare di cazzate.

I semafori cortissimi, la viabilità a senso unico dominante, i divieti di accesso mal segnalati (Valerio, abbiamo preso un'intera via in contromano... non ho avuto il coraggio di dirtelo ma se arriva una multa pago io....) mi hanno fatto vedere il 75% delle divinità del panteon indiano che sono circa 30 milioni, in poco più di 48 ore...

 E poi i locali usano pure termini studiati apposta per confondere i foresti!

Al primo giro con direzione oceano, dopo che finalmente arriviamo ad una circonvallazione (90/91 we miss you...) chiediamo ad uno che ha l'aria di saperla lunga 'la diresion pur loscean

Questo, con una finta aria gentile ci dice con certezza: 'aprè la dusiem barrier a druat!'
Pur non cadendo nel facile tranello di credere che dusiem significhi dodicesimo, l'indicazione appare quanto meno impraticabile per chi non abbia la supercar KIT o almeno una jeep di quelle serie: la Micra probabilmente non passerebbe neppure la prima barriera, figurarti la seconda...
 
Vedendo lo sconcerto nei nostri volti l'omino incrocia le braccia con i pugni all'altezza del mento, non capiamo se per farci un saluto maoista o per emulare il teschio e le tibie a memoria dei tempi in cui i pirati solcavano l'oceano, e se ne và soddisfatto, senza darci il tempo di ricambiare il saluto...

Noi proseguiamo sulla circonvallazione più mossi dalla fede che qualcosa accadrà che non da un'effettiva certezza, ed in effetti dopo il dusiem incrocio troviamo un cartello che ci indica la direzione anelata.
(Scopro poi che incrocio si dice anche carrefour in francese: menomale che non ci ha detto così se no eravamo ancora li a cercare sti due centri commerciali...)

Infine, per fare l'anplein ed avere un contatto intenso con i locali, ci siamo pure fatti tamponare!
Giro ad un incrocio, rallento e da dietro SBAM, una twingo ci inchiappetta.
Porqlatroycoscion!

Scendo e diable, il paraurti è danneggiato.
Al volante una ragazza dal cui foulard capisco essere di religione islamica, con un'amica al fianco.
Nella lingua della disperazione le faccio capire che la macchina non è mia. E anche lei mi dice che non è sua.
Che bello avere tante cose in comune.

Le mugulo 'constatasion amicable' facendo con le mani il classico gesto del modulo rettangolare, ma lei non capisce.
L'amica con un guizzo dice 'la constà' (non voglio opinare se sia il caso di dare sti soprannomi da milano-da-bere a tutto quanto, ma qui in Francia va così...)

Decidiamo a gesti di non bloccare la via così io mi sposto avanti e parcheggio per fare la constà.
Cioè io parcheggio e loro scompaiono avanti per la via.
In una frazione di secondo cerco di non cadere nella facile trappola del relativismo culturale, e neanche all'equazione musulmano = criminale. E neppure ai luoghi comuni su donne e motori!
Però il destino, darmi una mano ogni tanto? No eh?
Per questo dentro di me si leva un urlo 'sett zoccòl arab il m'a inculè!!!'

Ma in fondo alla via vedo invece dirigersi verso di me una twingo del classico verde twingo con a bordo una tipa col foulard ed un'amica accanto...
Erano andate in fondo alla via ad invertire per parcheggiare dall'altro lato della strada!
Allora mi sorgono una certezza ed un dubbio:
1) Il paraurti di Valerio è salvo.
2) Sarà che ogni tanto sono un peti' po' con ?

Sunday, October 7, 2012

la farmasì

Lo rivela uno studio dell'OMS: i bambini sono il principale veicolo di trasmissione di malattie.
Influenze, gastroenteriti, vomiti, diaree rendono quindi ancor più faticoso un hobby che ha degli aspetti ludico-ricreativi non trascurabili nella fase progettuale, e consente di andare al cinema a vedere l'era glaciale 4 senta sentirsi degli zuzzurelloni.

Era quindi scritto nelle stelle che, dopo una settimana dal suo arrivo, Marco si svegliasse alle 4 della domenica mattina con 39 di febbre.
Noi, ovviamente, avevamo portato ogni genere di farmaco allopatico, omeopatico, transitando per naturopatia e senza negarsi quelle goccine prodotte dalla medicina sciamanica.
Ma non la tachipirina: in fondo come avremmo potuto pensare che in un posto dove la temperatura media è di 3/5 gradi inferiore a quella di Milano, ci si possa prendere l'influenza? C'abbiamo mica la sfera di cristallo, echeccavolo!

Quindi eccoci al bisiness:
trovare una farmacia aperta la domenica mattina che abbia quanto necessario per lenfantaveclafievr.
Facile facile facile facile: apro google a cui ho ormai demandato ogni mia facoltà cognitivo mnemonica e cerco farmacieuvertdimanschparis.

106 boulevard montparnasse. Un chilometro scarso. Si può fare.

Ok adesso prepariamo i vocaboli: qui non si può giocosamente improvvisare.
Per la tachipirina non devo cedere alla facile tentazione de la tachipirèn.
Il principio attivo è il paracetamolo, cerco quello in un traduttore on line: il larousse mi dà paracetamol (e fin qui potevo arrivarci anch'io).
Febbre è Fievre. Poi se voglio fare lo sborone potrei metterci un 'antipiretic' e così sbanco...

Sono carico, sono pronto al 100 per 100 (sientparsient). Farmacie di Parigi sono tutto vostro.

"Ci vuole qualcosa per fluidificare il catarro" mi aggiunge Rita.
Usti, la fluidodinamica corporale è un campo dove il mio francese tecnico defice.
Catarro: Larousse aiutami tu... FROID ??? Mhhh meglio catarr... ?
E se non capiscono? glielo mimo? Magari faccio un po di raspen in gola ed un gesto eloquente con le mani...

L'entusiasmo cala, sono all'80% (quattvoltvintpercent) però vado! Sanità parigina, arrivo io.

"Aspetta, la tachipirina, mi raccomando, in supposta e dimensione per bambini!"

Sono fatto!
Qui Larousse mi da per supposta SUPPOSTOIRE... ma la pronuncia è incerta...
Se non mi capiscono? Gli faccio il gesto della supposta dicendo 'anfant' ?
Se va bene mi danno un pacco di preservativi, se va male chiamano la polizia... andrà sicuramente male...!

L'entusiasmo è calato a - 3000% (mientruamilparcient)

"Sei sicuro di riuscire? Vai tu allora?"
"No cara, vai tu che sei stata vicino al bimbo tutta la notte, almeno così fai un giro e ti svaghi un po'"
Eccheddiamine: dove sta scritto che devono sempre le donne occuparsi dei bambini? W la parità! W i diritti! W la Francia!!!!