Wednesday, September 27, 2017

Haplomare - dal profondo della notte

ore 5:47:
il livello è oltre i 33cc e la pressione superiore a 10^5 Pascal. Provo a non far niente, l'unica opzione è resistere ad oltranza.

Ore 6:18:

il livello ha ormai quasi raggiunto i 500 cc e la pressione sembra quasi raddoppiata. Ma non è il mio turno. Se resistessi un'altra mezz'ora sarei salvo.
Ma non posso.
Mi alzo.
Il buio è completo.
Prendo il cellulare e lo uso come una torcia, ma la visibilità è quasi nulla.
Mi muovo in punta di piedi e illumino il pavimento per non calpestare nulla e ben attento a che LUI non si svegli, se no sarebbe la fine.
Ma non sono così fortunato: sento uno scalpiccio da ungulato avvicinarsi rapido, e nella luce soffusa vedo scintillare dei canini, un corpo nero, un coda... NOOOOOOOOOOOOOO
(se gli autori di Blairwitch Project sono interessati in un sequel il soggetto viene via con pochi euro...).

Ore 6:21:
Ora la situazione è precipitata.
Vedo di calmare Haplo. Se Haplo abbaia poi sveglia Marco, che fa alzare Rita, che al mercato mio padre comprò.
Haplo mi fa feste che manco Argo al ritorno di Ulisse.
Ok festeggiamo perchè sono ben 6 ore che non ci vediamo; facciamo anche il trenino: brigittebardòbardò, AEIOUIPSILON; tutto quello che vuoi basta che non abbai.
Haplo non abbaia.
Continuo ad avanzare nel buio, sono quasi al corridoio. Il bagno è a pochi passi.
Ma un momento... tra me e il bagno c'è una zona in cui Haplo ha già fatto le sue cose. Posso sentirne gli effluvii (quei profumi di una volta... niente è come l'aroma delle cose fatte in casa!)

Ore 6:24:
OK
Campo minato superato indenne.
Bagno raggiunto. Missione compiuta.
Ora devo fare il giro di ritorno e, senza che nessuno mi noti, rientrare nel letto. Lì posso attendere l'ora della sveglia facendo finta di niente.
Ripasso per la zona minata, conosco la mappa. Haplo ha aggiunto qualcosa per aumentare il livello di difficoltà, ma io con le movenze aggraziate che mi sono proprie, passo ancora indenne. La Pantera Rosa può solo accompagnare!

Ore 6:27:
Sono in camera da letto. Mi siedo sul materasso alla velocità di 3 mm al minuto. Il lander dell'apollo XIV ha solo da imparare.
Alzo le gambe e le infilo sotto la coperta  con una mossa che neanche le etoile della scala possono lontanamente immaginare.
Un decimo di grado alla volta inclino il busto verso il cuscino che... ahinoi... è in bilico sul letto e cade!
Essendo in memory foam farlocca però, incredibilmente, non fa rumore.
Lo lascio lì. Col cazzo che rischio e lo riprendo.
Chiudo gli occhi. Forse non riuscirò a riaddormentarmi, però mi scampo la passeggiata mattutina di Haplo.

Ore 6:50:
Suona la sveglia di Rita. Lei inizia ad alzarsi per scendere il cane, e subito arriva Haplo che salta sul letto e tenta di leccarmi la faccia (non vi sembra un po' innaturale che un essere vivente abbia tutta questa energia appena sveglio? A me sì).
Rita mi guarda: "Non è che ti sei già svegliato e lo hai portato giù tu?"
Io, sfoggiando la mia migliore pokerface: "Io? No, ho dormito come un sasso."
Ci crede o almeno fa finta.
Mi giro e Haplo che era pronto in agguato mi lecca la testa plurime volte prima che risca a coprirmi.
Apro un varco nella coperta e lo guardo attraverso. vedo un occhio nero che mi guarda come per dirmi "bada, io sò la verità!"
Se i cani avessero la parola...
Ma chemmefrega, tanto i cani non parlano!
Mi giro dall'altra parte.
ZZZZZZZ

Monday, September 18, 2017

sex, dogs and R&R

Anche il cane ha le sue esigenze, e molte di queste non si possono soddisfare in un appartamento.
Quindi è necessario portarlo al parchetto, dove socializzi con i suoi simili, faccia un po' di moto, e si rotoli nel fango mentre tu che poi dovrai pulirlo imprechi sottovoce in klingon per non urtare la sua delicata sensibilità. 
Al parchetto però hai la possibilità di conoscere altri proprietari di cani di cui non saprai mai il nome, ma che sapresti riconoscere in una foto segnaletica come 'il papà di Cirillo' o 'la mamma di Pluto'.
(Potremmo aprire una nota su queste pangenitorialità che presupporrebbero arditi accoppiamenti che non ci ha donato neanche la mitologia Norrena nei suoi migliori momenti, ma non lo faremo qui).

Con i vari papà e mamma si ha solo un argomento in comune e di quello quindi si parla.

Il cane.
Siccome la maggior parte di loro sono più avanti di noi nel processo, ci abbeveriamo alla fonte della loro sapienza come fossimo in un Ashram davanti ad un Guru.
Che croccantini comprare? è meglio l'ossobuco o quello di cavallo per i loro dentini? la cacca è molle: quali azioni intraprendere? ed altri temi che meriterebbero ognuno una monografia.

Capita così anche di apprendere segreti di cui avresti preferito non esssere reso parte.

Uno di questi ci è stato svelato dal proprietario di un cane identico ad Haplo ma con circa 8 mesi di età in più.
Il maestro zen ha lasciato cadere la sua perla di saggezza, tra una frase e l'altra, come nulla fosse, ma questa ha posto radici nella mia mente:
"Stiamo pensando di sterilizzarlo perchè poi quando il cane maschio inizia ad eiaculare in giro per casa è un po' un casino"
Eiacula? Come, il mio cane EIACULA?
"Sì, a volte, con i cuscini del divano..."
Il pensiero che quel peluche nero eiaculi in giro è come immaginare Big Jim sulla sua Jeep che ti invita per un puttan tour; come pensare ai pokemon nella sfera poke che si collegano di nascosto a youporn; o come trovarsi sul pianerottolo il Barbapapà che vuole a tutti i costi spiegarti le posizioni più articolate del  kamasutra (quest'ultima immagine è un po' forte lo ammetto).
Ma poi soprattutto, che lo faccia in giro e per lo stretto necessario ancora ancora, ma che lo faccia IN CASA MIA!!! Non riuscirò più a guardare i cuscini del divano con l'innocenza di prima...

Gli amici del parchetto ti aiutano quindi a capire meglio le esigenze del tuo cane, entrare nella sua psicologia e soprattutto nella sua fisiologia, volente o nolente.
Insomma, una risorsa da non sottovalutare.
Detto questo vi saluto che vado ad avvolgere nel cellophane il divano perchè come diceva un altro maestro zen, prevenire è meglio che pulire!!!

Wednesday, September 13, 2017

Panka e bestia (ovvero come tutto ebbe inizio)

Ore 6:37. Sono seduto da solo su una panchina. A farmi compagnia un sacchettino nero di sterco, appoggiato al mio fianco.
Come sono finito qui?
Da giovane avevo grandi speranze ed anche dei sogni. Ho studiato e viaggiato.
Eppure sono qui, su questa panchina.
Il bastardo nero mi guarda implorante. Faccio finta di niente.
Tutto è iniziato con una semplice frase: "Devi solo dire di sì, non devi fare a niente, penso a tutto io."

Le discese per l'inferno iniziano spesso in questo modo apparentemente indolore.

Pensavo che avrei passato i miei ultimi anni a guardar cantieri. Sono molto portato per le critiche gratuite ed ho pure una laurea in ingegneria che mi renderebbe alquanto qualificato per l'attività.
Cibare i piccioni non mi è mai piaciuto, ma i cantieri, sì, quelli sono forti: avevo anche pensato a creare una start up di web cam su lavori stradali per pensionati a mobilità ridotta. Forse ci avrei fatto i soldi con la pubblicità di adesivi per dentiere e pannoloni.

Invece sono qui, solo, su una panchina, con il bastardo nero.
Un incrocio monocromatico di labrador/spinone di nome Haplo che mi guarda.

L'alba sorge, ma dall'area cani non si vede.
Diceva Hemingway: "Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno. Ma quello che accadrà in tutti i giorni che verranno può dipendere da quello che farai tu oggi."
Parafrasandolo: il giorno è già iniziato da schifo, ma come continuerà dipende da quanto ci metterà Haplo a fare anche la pipì.
Su Haplo, non ti distrarre. Focalizzati. PI PI!

Sono le 7:03. Ancora nulla. Se non torno mandate una squadra a cercarmi.
Pompieri, carabinieri, protezione civile... ma che, per favore, non abbia un San Bernardo!
[to be continued]