Tuesday, March 19, 2013

Le cors (parte II)

Riassunto della puntata precedente:
un italiano in Francia decide di imparare la lingua locale e per questo vuole frequentare ad un corso, ma al momento dell'iscrizione cade in un agguato dove viene sottoposto ad un test su dottori peruviani, immobili in affitto e lettere bucherellate a cuggine inesistenti.
La salute, in compenso, va bene.

Il tempo fugge e non si arresta un ora, e il risultato del test viene dietro a gran giornate.
Ed infatti il martedì successivo mi presento con il solito anticipo alla scuola ove avrebbero dovuto declamare i risultati del test e farmi iniziare le lezioni nel livello 2.1 come da aspettative.
Per ingannare quindi l'attesa, stavolta non inaspettata, vado in una bulansgerì ed ordino dall'amico bulansgiè un pan ò resen.
Mi muovo con scioltezza, sento la lingua d'oc, quella d'oil o entrambe fluire in me insieme alle uvette che mastico.

Tornato all'ingresso della scuola vedo che gli amici, fratelli, compagni di corso entrano nel cortile dal portone appena aperto.
Sul portone vedo un foglio che indica in quella che ormai diverrà la mia seconda lingua i piani e le aule divise per livelli. Il 2.1 è al secondo piano, aula 6.2. Sis pointdò, mi ripeto mentalmente.

Attraverso sicuro il cortile dirigendomi alla rampa di scalini che saliro' agilmente due a due.
Ma cosa vedo? Perchè gli amici fratelli colleghi si fermano davanti a quella porta a vetri con dei fogli appesi?
Guardo anch'io e mi pare una Schindler's list di 4 fogli di nomi con un titolo fatto da un numero a due cifre. Intuisco vagamente che possano essere i risultati dei test.

Mi accalco anch'io in questa stupenda a variegata umanità che spazia dall'asia al sudamerica e svettando inizio a guardare i quattro fogli.

LIVEL 2.2
Non lo guardo neanche.
Ma si, lo guardo.
Ma no non posso esserci...
Ma dai si solo una sbirciatina.
Si dai...

Alvarez ... Sheng Yan ... Zineda

No non ci sono. Vabbè niente.

LIVEL 2.1
Eccomi qui: Divicze ... Mosca ... Stefanovic ... TORRES ????
DOVE CAVOLO E' TARASCONI???
Calma, ci deve essere un errore. Adesso controllo che manchi anche dalle altre due liste e poi andro' ad inoltrare un garbato, ma fermo, reclamo.

LIVEL 1.2
Almeida ... Kim ... Pavlovich ... UFARTE???

Comincio a temere di essere nella  barzelletta dove un padre cerca il figlio appena nato di nome Charlie, salendo i piani di un ospedale dove i bambini sono catalogati in ordine crescente di bruttezza dal basso verso l'alto, finchè, superato il piano dei bambini orribili, trova un piano dove il cartello recita solo: CHARLIE.
Guardo se non c'è un quinto foglio intitolato TARASCONI.
Grazie a Ganesh non c'è.

Intanto vedo Stefanovic che indica il suo nome nella lista del 2.1 e poi si dirige verso la rampa di scale DOVE IO AVREI DOVUTO SALIRE.
Cerco di non pensare "maledetto mi hai rubato il posto, torna al tuo paese!" anche perchè neanch'io sono nel mio. Invece mi faccio forza e guardo la lista successiva.

LIVEL 1.1
Vado dritto alla T e, ahimè, trovo Tarasconi scritto pure sbagliato TRASCONI.
Per un attimo penso che magari è un altro, chesso' un immigrato turco, ma subito l'ipotesi mi sembra un po' turlupina.

La classe 1.1 non è nemmeno al piano superiore. Si entra da una porta nel cortile. Pure questa umiliazione.
Guardo con odio i bastardi che salgono le scale per il 2.2, 2.1 ma anche per 1.2 mentre io vado verso l'ingresso dove un indiano sta discutendo parlando un inglese da indiano con la docente dicendogli più o meno: "Ma perchè mi avete messo in questa classe? Anche l'anno scorso ero qui.."

Ecco ora mi è tutto più chiaro: qui vige l'arbitrio più assoluto. Non posso frequentare un corso dove ti mettono nei livelli a cazzo... mica siamo a miss maglietta bagnata!

Attendo quindi che l'indiano finisca di protestare e poi mi avvicino all'insegnante e le dico (in inglese, a sto punto col cavolo che vi do' un altra occasione di giudicarmi, razza di infami):
"Mi spiace, ma ho un problema personale per cui non potro' partecipare al corso, ero venuto ad avvisarvi."
"Oh che peccato" [che peccato stacippa: avreste dovuto impegnarvi di più se mi volevate! NDR]

Mi volto e mi dirigo alla postazione del bikesharing sentendo dentro di me lo stesso guazzabuglio di emozioni che dovevano aver provato gli alpini della Julia nel ritirarsi nel 1943 dalla pianura del Don: imbattuti ma comunque sconfitti.
Beh forse nel mio caso proprio imbattuto no, ma dai, almeno per un po' lasciatemelo credere...

5 comments:

  1. ma daiiii!! quindi il corso non lo fai? che spocchiosetto (come si dirà in francese spocchiosetto?)...
    magari cominciavi dall'1.1. e poi a passi da géant te ne salivi i gradini della grandeur francese.
    non, non, ça ne me plait pas, boff, je m'en fous mais... non, non, jean luc, alors, bof, spallucce, boff boff... :(
    elenà

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  2. questo è un commento da buonista alla boldrini che fa bisiness con gli immigrati...

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  3. lo sciovinismo francese ti sta entrando nel sang e ti sta facendo diventare come borghezio. attention!!!
    e.

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  4. per te Mossio' Borgezio' e prima sciacquati la bocca con un ampolla di acqua del Po se hai il coraggio...

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    1. ahahahah! vorrai dire della seine :)

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