Tuesday, May 7, 2013

Emmenthal vs Camembert

Un edificio abbastanza bello
Cari miei qui il mondo si internazionalizza ed io pure. Quindi mica sto solo a Parigi, ho anzi fatto un giro a Ginevra per una roba che a spiegarla è noiosa (e quindi non vi annoieró).

Inizieró con il darvi una notizia bomba: la Svizzera è un posto fantastico dove essere ricchi. Tutto è molto bello, pulito, pieno di verde e fontanelle.
Persino l'acqua del lago di Ginevra è più trasparente di quella dell'Adriatico.

Ci sono cose che si erano viste solo nei fumetti, tipo i distributori dei giornali che si aprono senza dover mettere le monete (c'è una fessura accanto ma la gente ci mette i soldi per onestà, mica perchè obbligata, e anzi, nessuno forza lo scatolotto per fottersi i soldi di quelli prima...).

Sedia di Calvino (pare scomoda ma non me la fecero provare)



Gli svizzeri poi non sono così svizzeri come si dice. Ne ho visti infatti alcuni attraversare con il rosso (e non credo fossero immigrati, dato che recentemente hanno ridotto le quote di europei che possono importare...)

Invece devo dirvi che, per essere poveri, la Svizzera mi è sembrata un posto un pó più fetecchia della media (che già non è un gran che direte voi).

Infatti, sfatiamo un altro luogo comune: i mendicanti ci sono, ma quando ti chiedono dei soldi, sussurrano come se ti stessero chiedendo qualcosa di terribile.

Il sentore me lo ha poi confermato un gruppo di immigrati (non erano quelli che passavano con il rosso) che manifestava.

Siccome i cartelli erano in francese, ho sfruttato la mia conoscenza della lingua per leggerli, evitando così di dover porre domande che, a causa della loro scarsa conoscenza della lingua, avrebbero potuto essere fraintese.
Capisco così che le lamentazioni avevano origine dalla decisione delle autorità di chiudere i bagni pubblici e una terrazza dove si ritrovavano abitualmente (ovviamente nella terrazza si ritrovavano, non nei bagni).
Certo che anche loro, andare in Svizzera per cercare spazi di socializzazione... li ci vai se hai bisogno di una banca o di sciare, se ci vai per socializzare sei un po' ingenuo...
Ricordo infatti un fine agosto in cui un amico aveva convinto me ed altri 3 ad organizzare una spedizione a Ginevra, città, secondo la sua narrazione, piena di collegi femminili dove le studentesse te la tiravano dietro senza neanche che tu dovessi chiedergliela.
Partiti quindi in 4 sul mio vecchio Citroen GSA, causa mancanza della carta verde non siamo riusciti mai a passare la frontiera, anzi al secondo valico in cui cercavamo di passare mi hanno minacciato il sequestro dell'auto.
Morale quella sera birretta sui navigli (ossia con gli svizzeri non si socializza).

Dopo neanche mezzora, manco volessi dare riprova sperimentale a quanto protestato dagli immigrati, mi trovo nelle condizioni di dover fare pipì, e quindi cercare un bagno (una terrazza, per quanto mi scappasse assai, mi sembrava eccessiva).
Non ho franchi in tasca, solo euro, quindi non posso usare lo stratagemma del caffè, così inizio ad aggirarmi alla ricerca di una tualet.

Gira che ti giri, neanche un vespasiano, e siccome siamo in centro città, di farla in un angolino buio non se ne parla neanche (notare che un po' in tutto il mondo i problemi urologici sono molto sentiti, vedi per esempio i muri antiurina parigini che pero' giammai vidi).

Essendo che la pressione interna mi impedisce di gustarmi il paesaggio, cerco di farmi venire un'idea.
Ed in effetti, articolo un sillogismo si fatto:
il simbolo della città è un fantastico getto d'acqua alto 140 metri;
una fontana cosi' stimolerebbe l'apparato urinario anche ad un cammello;
sotto la fontana deve esserci per forza una tualet.

Con un senso dell'orientamento degno di Davy Crockett allora giro a sinistra verso il lago e, per una botta di fortuna inenarrabile, mi trovo proprio in corrispondenza del getto d'acqua.
A passi lunghi mi dirigo verso la fontana e vedo proprio sul molo, in corrispondenza, un prefabbricato bianco e blu sul quale mi pare di scorgere l'amato simbolo dell'omino e della donnina.

Sollevato per l'ulteriore colpo di fortuna, raddoppio la velocità. Ma quando appoggio la mano sulla maniglia della porta, sento che la fortuna è finita li, in quanto essa resiste ai miei caparbi sforzi.
Alzo la testa, e sulla porta vedo un cartello fatto su un foglio A4 dove con grafia incerta sono scritte le lettere HS.
Capisco al volo che non sono le iniziali di Han Solo ma che ahime la tualet è Hors Service!(fuori servizio).

Gosh! Che fare????
Mi volto, vedo una scaletta ed un piccolo molo riparato.
Forse nessuno mi vedrebbe...
MA come faccio, sotto c'e' l'acqua del lago, cosi' pulita, cosi' Svizzera...
Svizzera come il cioccolato, gli swatch;
Svizzera come l'emmenthal, lo strudel.
Svizzera come l'ICMESA..?!?


Sai che? Seveso, mo ti vendico io!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi dirigo al molo fischiettando 'God save the queen' per confondere eventuali rilevatori di italiani, e compio il mio dovere di patriota.
Non saranno state tonnellate di diossina, ma sti 300/400cc glieli ho piazzati tutti!!!!
Vedrete che la prossima volta un'industria chimica svizzera ci penserà due volte, echeccavolo!

No comments:

Post a Comment